Israele ha inferto, oggi, un durissimo colpo ad Hamas, di fatto decapitando il vertice politico dell'organizzazione, con un attacco aereo a Doha, in Qatar, dove i massimi esponenti del gruppo si trovavano per pianificare la strategia nei negoziati per un cessate il fuoco.
Secondo le prime notizie, nell'attacco sarebbero rimasti uccisi Khalil al Hayya, Zaher Jabarin, Khaled Meshaal e Nizar Awadallah, di fatto la leadership di Hamas, in quello che le autorità qatarine hanno definito come una violazione del diritto internazionale. Anche se Hamas si è affrettata a smentire la notizia.
Mentre ancora i media internazionali cercano di dare contorni certi all'operazione, le forze armate israeliane, l'IDF, e dallo Shin Bet , i servizi di intelligence che si occupa della sicurezza interna, hanno confermato l'attacco, mentre un funzionario del governo ha rivelato che il presidente statunitense Donald Trump avrebbe autorizzato il raid. Anche se il primo ministro Benjamin Netanyahu ha rivendicato il fatto che l'operazione sia stata ''completamente israeliana.
In comunicato congiunto, IDF e Shin Bet affermano che ''continueranno ad agire con determinazione per sconfiggere Hamas, responsabile del massacro del 7 ottobre''.
La seconda parte del comunicato, quella in cui l'IDF sottolinea come siano ''state prese per minimizzare i danni alle persone non coinvolte'', rivela un aspetto decisivo dell'operazione, laddov e di parla di ''uso di armi precisione'', ma anche di ''di informazioni di intelligence aggiuntive''.
Quindi, ''decrittando'' il testo del messaggio, si capisce che per colpire al cuore l'apparato politico di Hamas, Israele ha utilizzato il meglio della sua tecnologia militare, ma anche la rete di intelligence che, come confermato da altre operazioni fatte al di fuori del territorio del Paese (come quella recente contro l'Iran), è ormai ramificata all'estero.
Resta da capire come gli aerei che sono stati utilizzati nell'operazione, chiamata ''Giorno del giudizio'' abbiano percorso 1.800 chilometri, sorvolando il territorio di almeno due altri Paesi senza che fossero stati segnalati. Ma, nel delicato equilibrio geo-politico della regione, nulla si può escludere.
Il governo israeliano, nell'ufficializzare l'operazione, ha affermato, in una nota, riferendosi ai capi del gruppo islamista eliminati, che ''per anni questi membri della leadership di Hamas hanno guidato le operazioni dell'organizzazione terroristica, sono stati direttamente responsabili del brutale massacro del 7 ottobre (2023) e hanno orchestrato e gestito la guerra contro lo Stato di Israele''.