Economia
Piazza Affari in forte ribasso pesano i bancari mentre Diasorin brilla con il rialzo del rating
di Luca Andrea

Seduta negativa per le principali borse europee, con Milano tra le piazze più penalizzate. Piazza Affari ha chiuso in deciso calo, appesantita soprattutto dalle vendite sui bancari. Secondo indiscrezioni riportate dalle agenzie di stampa, il Governo starebbe valutando, in vista della prossima Legge di Bilancio, la possibilità di negoziare con gli istituti di credito un contributo straordinario per sostenere le finanze pubbliche. La prospettiva ha innescato vendite diffuse sui titoli finanziari.
Il FTSEMib ha perso l’1,32% attestandosi a 42.655 punti, vicino ai minimi di giornata (42.653 punti), dopo aver toccato un massimo a 42.945 punti. In calo anche il FTSE Italia All Share (-1,27%), mentre le flessioni sono risultate più contenute per il FTSE Italia Mid Cap (-0,54%) e per il FTSE Italia Star (-0,34%). La giornata del 26 agosto 2025 ha registrato scambi molto sostenuti, con un controvalore pari a 4,98 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto ai 2,49 miliardi della seduta precedente.
Sul fronte macro, il bitcoin si è mantenuto sotto quota 110.000 dollari (circa 94.000 euro), lo spread Btp-Bund è rimasto fermo a 85 punti base con il rendimento del decennale italiano intorno al 3,55%. L’euro ha continuato a viaggiare sotto gli 1,17 dollari.
A Piazza Affari, la debolezza è arrivata soprattutto dalle banche. UniCredit ha perso il 3,61%, Intesa Sanpaolo l’1,9%, MPS il 2,3% e Mediobanca il 2,41%, mentre Banco BPM ha ceduto lo 0,79% dopo aver annunciato il rimborso anticipato, il 14 settembre 2025, di un titolo subordinato Tier 2 da 500 milioni di euro con ISIN 2229021261, insieme agli interessi maturati e non corrisposti.
In controtendenza Diasorin, che ha guadagnato il 4,72% grazie al rialzo del rating da parte di Morgan Stanley, passata a “overweight” dal precedente “equal weight”. Rivisto al rialzo anche il target price, da 100 a 101 euro, notizia che ha sostenuto gli acquisti sul titolo del gruppo farmaceutico.