Economia
Piazza Affari interrompe la serie positiva e chiude in rosso con l’Europa
di Luca Andrea

La giornata borsistica si è chiusa con un netto arretramento per Piazza Affari, in linea con le altre principali piazze europee, penalizzate da un clima di incertezza crescente sui mercati internazionali. Il FTSE MIB ha ceduto l’1,28% fermandosi a 42.505 punti, interrompendo così la serie positiva che durava da sei sedute consecutive. Andamento negativo anche per il FTSE Italia All-Share, scivolato dell’1,21% a 45.125 punti, mentre il FTSE Italia Mid Cap ha perso lo 0,54% e il FTSE Italia Star lo 0,32%.
Sul sentiment degli investitori hanno pesato diversi fattori: da un lato i dati macroeconomici, dall’altro l’attesa per la riunione della Federal Reserve che dovrebbe annunciare il primo taglio dei tassi del 2025. L’oro ha aggiornato i propri record a 3.700 dollari l’oncia, mentre l’argento si è avvicinato ai 43 dollari, il livello più alto dal 2011.
Sul fronte europeo, i dati macro hanno mostrato segnali di resilienza, in Germania l’indice ZEW è salito a sorpresa a 37,3 punti da 34,7 di agosto, grazie alle aspettative positive nei settori export-oriented come automotive, chimico e farmaceutico. Nell’Eurozona, la produzione industriale di luglio è cresciuta dello 0,3% mensile, mentre il dato di giugno è stato rivisto al rialzo. Nonostante i dazi statunitensi, si delinea un quadro di stabilizzazione.
Il cambio euro/dollaro ha registrato un lieve rialzo dello 0,63%, mentre il petrolio ha chiuso la giornata con un guadagno dell’1,85%. Lo spread BTP-Bund si è mantenuto sui livelli della vigilia a 86 punti base, con il rendimento del decennale italiano stabile al 3,48%.
A Milano i riflettori si sono accesi su Tenaris (+0,69%) ed Eni (+0,67%), unici titoli del listino principale a mettersi in luce in una giornata dominata dalle vendite. Male invece Moncler (-3,24%), Leonardo (-3,02%), Banca MPS (-2,87%) e Unipol (-2,78%).
Tra le mid cap, la seduta ha premiato Sanlorenzo (+5,42%), Ferretti (+2,53%), Piaggio (+2,28%) e Technoprobe (+1,74%). Al contrario, vendite pesanti su GVS (-2,41%), Webuild (-2,25%), SOL (-2,22%) e MFE A (-2,18%).
In Europa, la peggiore è stata Francoforte (-1,77%), seguita da Parigi (-1,00%) e Londra (-0,88%), tutte appesantite dall’incertezza sugli sviluppi geopolitici e dalla cautela degli investitori alla vigilia della decisione della Federal Reserve.