Il mercato americano non sta dando fiducia a Donald Trump e ai suoi proclami sull'efficacia dei dazi imposti ai partner commerciali, tanto che la chiusura della scorsa notte ha visto il crollo del Dow Jones, che ha lasciato 300 punti.
Borse: Wall Street perde 300 punti, tra le perplessità sulle politiche tariffarie di Trump
Ha quindi avuto breve durata la ripresa di ieri, sopraffatta dalla preoccupazione degli investitori per la guerra tariffaria che sui è scatenata tra Stati Uniti e Ciba, con le merci cinesi che da oggi sono gravate di un dazio cumulativo del 104%.
La media industriale del Dow Jones è sceso di 320,01 punti, ovvero dello 0,84%, e ha chiuso a 37.645,59, portando la sua perdita di quattro giorni a oltre 4.500 punti. Il fronte delle società che hanno pagato il prezzo più alto è guidato da Apple, nella certezza che i nuovi dazi saranno penalizzanti per i prezzi del produttore di iPhone. L'S&P 500 è sceso dell′1,57% chiudendo a 4.982,77, sotto i 5.000 per la prima volta da aprile 2024. Negli ultimi quattro giorni, l’S&P 500 è sceso di oltre il 12%.
Da parte sua il Nasdaq Composite è sceso del 2,15%, chiudendo a 15.267,91. Il benchmark tecnologico ha perso più del 13% nella corsa di quattro giorni. Le azioni hanno iniziato la giornata in rialzo, con gli investitori incoraggiati dai segnali che gli Stati Uniti avrebbero negoziato accordi che avrebbero abbassato le tariffe sui principali partner commerciali.
Ma il rally del mercato è comunque evaporato, con azioni come Apple a pagare il prezzo più alto (ha chiuso quasi in ribasso del 5% dopo essere salita di oltre il 4% ieri mattina).