Il primo trimestre di Enel ha soddisfatto gli analisti che hanno rialzo i loro target price attendendosi novità positive sulle stime per l'intero esercizio. Il prezzo target medio è attestato a 8,2 euro per azione e comporta ampi margini di miglioramento rispetto ai 7,703 euro che oggi il titolo fa registrare a Piazza Affari. In particolare, hanno alzato i propri target price, con raccomandazione buy, un po' tutte le banche d'affari, con Merril Lynch che propone un target price a 8,30 euro e Jp Morgan sulla stessa linea. Meglio Morgan Stanley a 8,80 euro e "top pics" per il settore utility. Goldman Sachs poi attesta il suo target price a 9,25 euro.
I conti di Enel piacciono agli analisti che si attendono novità positive sulle stime per l'anno
In particolare, su 26 banche d'affari, 21 hanno una raccomandazione buy, le altre cinque neutral e nessun sell, segnale che i conti hanno soddisfatto gli analisti che guardano con interesse anche al piano di buy back annunciato dall'azienda e che avrà effetti rialzisti sul titolo.
Il Cda infatti chiederà all'assemblea in programma per il 23 maggio il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie. La richiesta di rinnovo prevede che l’acquisto di azioni proprie possa essere eseguito, in una o più volte, fino ad un massimo di 500 milioni di azioni ordinarie della società, rappresentative del 4,92% circa del capitale sociale, per un esborso complessivo fino a 3,5 miliardi di euro.
Ma ad attirare l'attenzione degli analisti sono stati anche i risultati raggiunti dal gruppo nel primo trimestre che hanno superato le attese e che hanno permesso all'amministratore delegato Flavio Cattaneo di confermare le stime indicate nel Piano strategico che prevedono per il 2027 un Ebitda ordinario di gruppo compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro e un utile ordinario compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi di euro, mentre per l'anno in corso, Enel prevede un Ebitda ordinario compreso tra 22,9 e 23,1 miliardi di euro e un utile netto ordinario compreso tra 6,7 e 6,9 miliardi di euro.
Gli analisti scommettono su un possibile rialzo di queste previsioni ma puntano la loro attenzione anche sulla politica dei dividendi del gruppo che prevede un dividendo per azione fisso minimo annuo pari a 0,46 euro per il periodo 2025-2027 e un potenziale incremento fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario del Gruppo.