Prosegue il programma di riacquisto di azioni proprie di Intesa Sanpaolo, un’operazione che rientra nella più ampia strategia di gestione del capitale e che ha come obiettivo finale l’annullamento dei titoli acquistati. Un segnale che la banca intende trasmettere al mercato per ribadire solidità patrimoniale e fiducia nelle prospettive di crescita.
Intesa Sanpaolo accelera sul buyback: riacquistate quasi 2 milioni di azioni in una settimana
Secondo i dati comunicati dall’istituto, nel periodo compreso tra il 18 e il 22 agosto 2025 sono state riacquistate complessivamente 1.920.253 azioni ordinarie. Le transazioni sono avvenute sul listino regolamentato Euronext Milan e hanno generato un esborso di circa 10,74 milioni di euro, con un prezzo medio unitario pari a 5,5934 euro. L’attività di buyback non ha interessato l’intera settimana: nelle prime due giornate, il 18 e il 19 agosto, non sono stati effettuati acquisti. Il ritmo è cambiato il 20 agosto, quando sono state rilevate 2.953 azioni a un prezzo medio di 5,5725 euro, per un valore complessivo di 16.455,59 euro.
La svolta è arrivata il giorno successivo, il 21 agosto, con un’operazione di dimensioni molto più consistenti che ha portato al riacquisto di oltre 1,08 milioni di titoli, pari a un controvalore superiore ai 6 milioni di euro, con un prezzo medio di 5,5763 euro per azione. La settimana si è chiusa il 22 agosto con un’ulteriore tranche di 835.155 azioni, acquistate a un prezzo medio leggermente più elevato, 5,6156 euro, per un valore di circa 4,69 milioni di euro.
L’esecuzione è stata affidata a Morgan Stanley Europe SE, che ha agito come intermediario indipendente, senza alcun coinvolgimento diretto di Intesa Sanpaolo nella gestione operativa. Guardando al bilancio delle operazioni dall’avvio del programma, iniziato lo scorso 2 giugno 2025, Intesa Sanpaolo ha già riacquistato 225,6 milioni di azioni, pari a circa l’1,27% del capitale sociale. L’esborso complessivo ammonta a oltre 1,1 miliardi di euro, con un prezzo medio di 4,8828 euro per azione. Il piano, annunciato al mercato il 26 maggio 2025, si inserisce in un percorso più ampio di valorizzazione del capitale e di remunerazione degli azionisti, rafforzando ulteriormente la posizione della banca sul fronte patrimoniale.