Ambiente & Sostenibilità

Deloitte: 68% delle imprese mira al taglio CO2, ma dati incerti per il 92%

Redazione
 
Deloitte: 68% delle imprese mira al taglio CO2, ma dati incerti per il 92%

Le aziende italiane quotate stanno affrontando la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) con grande impegno, ma anche con un'elevata eterogeneità nei risultati e nell'estensione dei report. È quanto emerge da "CSRD Insights", il nuovo studio di Deloitte, che ha analizzato un campione di 85 società quotate su Euronext Milano, rappresentando l'81% della capitalizzazione totale, e che per la prima volta nel 2024 hanno applicato la nuova direttiva e gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

Deloitte: 68% delle imprese mira al taglio CO2, ma dati incerti per il 92%

"Grande impegno da parte delle imprese per rispondere alle nuove richieste informative e al contempo un quadro di elevata variabilità nell’estensione dei report, con una spiccata differenziazione per settore e altrettanta variabilità nel numero di impatti, rischi e opportunità identificati", commenta Valeria Brambilla, Amministratore Delegato di Deloitte & Touche (in foto), la società di revisione e organizzazione contabile del network Deloitte.

Per supportare le imprese in questo percorso in continua evoluzione, specialmente alla luce delle annunciate misure di semplificazione del "pacchetto Omnibus", Deloitte ha lanciato una nuova iniziativa. "Consapevoli della necessità delle imprese di confrontarsi dopo questo primo anno di applicazione della CSRD e di quanto sia complesso seguire un quadro in continua evoluzione, anche alla luce delle annunciate misure di semplificazione nell’ambito del pacchetto Omnibus," spiega Brambilla, "abbiamo lanciato CSRD Connect, una nuova iniziativa che ha l’obiettivo di fornire strumenti utili per affrontare il futuro del reporting di sostenibilità, favorendo il dialogo tra imprese, professionisti ed esperti di settore."

L'analisi di Deloitte evidenzia una notevole variabilità nell'estensione dei report di sostenibilità: la media si attesta intorno alle 150 pagine, con un range che oscilla tra le 54 e le 379 pagine. Questa eterogeneità, differenziata per settore, riflette sia il grande impegno delle aziende nel primo anno di applicazione della normativa, sia la necessità di una futura razionalizzazione dei contenuti per una maggiore chiarezza e comparabilità. Anche il numero di impatti, rischi e opportunità ESG individuati presenta una significativa variabilità.

Tuttavia, un dato saliente è che il 100% delle società esaminate ha riconosciuto la centralità di alcuni temi chiave: il cambiamento climatico (Standard europeo E1), la forza lavoro propria (Standard europeo S1) e la condotta aziendale (Standard europeo G1). Sul fronte della decarbonizzazione, lo studio rileva che il 68% delle aziende ha dichiarato di aver fissato obiettivi di riduzione delle emissioni. Nonostante ciò, solo il 31% ha già definito un piano di transizione strutturato per raggiungerli. Un dato positivo è che il 77% dei report ha incluso informazioni sull'Analisi di Scenario, uno strumento cruciale per rafforzare la capacità delle imprese di affrontare le sfide future derivanti dal cambiamento climatico.

Un'azienda su quattro ha inoltre introdotto temi "entity-specific", ovvero specifici per la propria realtà, concentrandosi principalmente sull'area sociale e di governance. Questo trend è particolarmente evidente nei settori "Industrial Products and Construction", "Financial Services" e "Retail Wholesale & Entertainment". Tra i temi più ricorrenti in questi ambiti emergono innovazione, cybersecurity e intelligenza artificiale, qualità e continuità del prodotto/servizio.

"L’esperienza della prima stagione di reporting CSRD ha accresciuto consapevolezza e commitment da parte delle imprese e avviato un percorso di profonda trasformazione nella sfera dell’informativa di sostenibilità," sottolinea Alessandra Cerruti, Partner Deloitte & Touche. "Le evidenze emerse dallo studio delineano una serie di indicazioni utili per affrontare la prossima stagione di reporting, in un percorso che punti a razionalizzare l’informativa e a promuovere una sempre maggiore comparabilità tra gli operatori, nel rispetto delle peculiarità di ciascun settore, comunicando in maniera sempre più trasparente, accurata ed efficace al mercato la propria strategia di sostenibilità." Nell'ambito dell'iniziativa CSRD Connect, Deloitte avvierà un ciclo di workshop tecnici dedicati alle aziende soggette alla normativa. A settembre 2025, è previsto un evento di rilievo focalizzato sull'analisi delle priorità e dei temi chiave per la prossima stagione di reporting, a conferma dell'impegno di Deloitte nel guidare le imprese verso una rendicontazione di sostenibilità sempre più efficace e strategica.

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