Economia

Investimenti record per Snam che nel 2024 distribuisce un dividendo di 0,2905 euro

Redazione
 
Investimenti record per Snam che nel 2024 distribuisce un dividendo di 0,2905 euro

Investimenti record per Snam: nel 2024 hanno raggiunto quota i 2.875 milioni, in crescita del 31%. La crescita è stata trainata dagli investimenti nel business delle infrastrutture gas, principalmente riconducibili agli interventi di realizzazione del terminale di rigassificazione di Ravenna e del suo allacciamento alla rete di trasporto del gas, oltre che alla prima fase della Linea Adriatica, progetto supportato dai fondi del RepowerEU

Investimenti record per Snam che nel 2024 distribuisce un dividendo di 0,2905 euro

Gli investimenti totali risultano per il 65% e il 31% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals (SDGs) e alla Tassonomia Europea. Gli investimenti tecnici pari a 2.912 milioni di euro, sono in crescita del 64,1% e sono attribuibili: al settore trasporto per 1.924 milioni di euro, alla rigassificazione per 488 milioni di euro e allo stoccaggio per 269 milioni di euro.

Gli investimenti dei business della transizione energetica ammontano a 167 milioni di euro (+31,5%), relativi principalmente a riconversioni a biometano degli impianti agricoli e al progetto Ravenna CCS per la cattura e stoccaggio della CO2.

La RAB (Regulated Asset Base) tariffaria ha raggiunto i 23,7 miliardi di euro (+5,8% rispetto al 2023), principalmente grazie agli investimenti in trasporto e stoccaggio.

“Chiudiamo il 2024 con risultati molto positivi, superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa. Riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del Paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero, con investimenti record pari a circa 3 miliardi di euro - ha commentato l’amministratore delegato, Stefano Venier (in foto) -. In uno scenario energetico che rimane incerto, stiamo rafforzando l'infrastruttura nazionale con l'acquisizione di Adriatic LNG ed Edison Stoccaggio, attraverso un piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, il più significativo della nostra storia. L'ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multi-molecola va di pari passo con l'innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan”.

I ricavi totali si sono attestati a 3.568 milioni di euro, in riduzione di 373 milioni di euro (-9,5%) rispetto all’esercizio 2023. Nel business delle infrastrutture gas, si registra una crescita significativa dei ricavi (+422 milioni di euro, +14,9%). In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-795 milioni euro, -71,9%) per il minor contributo dell’efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi del cosiddetto Superbonus.

L’aumento dei ricavi regolati (+16,1%) è attribuibile principalmente all’incremento del WACC in tutti i settori di attività ai maggiori ricavi connessi alla crescita della RAB dei settori trasporto e stoccaggio, agli effetti dell’applicazione del ROSS (Regolazione per Obiettivi di Spesa e di Servizio) al business del trasporto di gas naturale; ai ricavi connessi all’operatività del rigassificatore di Piombino; ai ricavi per maggiori volumi rigassificati relativi al 2023. Tali effetti sono stati in parte assorbiti dai minori incentivi output-based, a fronte principalmente dei positivi effetti one-off del 2023 nel settore stoccaggio, unitamente ai minori incentivi nel settore trasporto connessi al servizio di default.

L’EBITDA adjusted si è attestato a 2.753 milioni di euro, in aumento di 336 milioni di euro (+13,9%). L’aumento è attribuibile alla crescita registrata dai ricavi regolati del business delle infrastrutture gas, solo in parte assorbiti dai maggiori costi fissi in termini nominali connessi: all’entrata in esercizio dell’impianto FSRU di Piombino, che nel 2024 ha operato per l’intero esercizio, e all’aumento del costo lavoro, legato all’ingresso di nuove risorse e ad effetti inflattivi. L’impatto positivo del business delle infrastrutture gas è stato parzialmente controbilanciato dalla performance dei business della transizione energetica, su cui hanno inciso principalmente il business dell’efficienza energetica, per effetto dell’esaurimento degli incentivi del c.d. Superbonus, e la riduzione del perimetro del business del biogas/biometano.

L’utile operativo adjusted ammonta a 1.734 milioni di euro, in aumento di 257 milioni di euro (+17,4%) rispetto all’esercizio 2023, a seguito della variazione del margine operativo lordo, in parte assorbita dai maggiori ammortamenti e svalutazioni , per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset, tra cui l’impianto FSRU di Piombino, e delle svalutazioni di asset nel settore trasporto.

L’utile netto adjusted di Gruppo ammonta a 1.289 milioni di euro, in aumento di 121 milioni di euro (+10,4%) rispetto all’utile netto adjusted del 2023. Tali risultati della gestione operativa, sono stati in parte controbilanciati dai maggiori oneri finanziari netti, connessi, in particolare, all’aumento del costo medio del debito netto e dell’esposizione finanziaria media, oltre che da maggiori imposte.

Il flusso di cassa dell’attività operativa (+1.814 milioni di euro) ha consentito di finanziare in parte gli investimenti netti dell’esercizio. Il flusso di cassa è risultato negativo per 867 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del pagamento agli azionisti del dividendo 2023 (-946 milioni di euro), delle variazioni non monetarie (-129 milioni di euro) e del flusso di cassa netto generato dalla prima emissione di obbligazioni subordinate perpetue (+976 milioni di euro), ha registrato un aumento di 968 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, attestandosi a 16.238 milioni di euro.

Il Cda proporrà all'assemblea la distribuzione di un dividendo a saldo di 0,1743 euro per azione, in pagamento a partire dal 25 giugno (record date 24 giugno 2025), con data di stacco cedola il 23 giugno. Il dividendo per l’esercizio 2024, si determina quindi a 0,2905 euro per azione, di cui 0,1162 euro per azione già distribuiti nel mese di gennaio 2025 a titolo di acconto (390 milioni di euro). Il dividendo proposto è in linea con la politica di dividendi annunciata al mercato e riflette una crescita del 3% rispetto al 2023. Questo conferma l’impegno di Snam nell’assicurare agli azionisti una remunerazione sostenibile nel tempo.

Il Gruppo conferma gli obiettivi finanziari del 2025, che prevedono investimenti complessivamente pari a 2,9 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi di euro in infrastruttura gas e 0,4 miliardi di euro per la transizione energetica. La RAB tariffaria è stimata pari a 25,8 miliardi di euro (in crescita del 9% circa rispetto al 2024) grazie ai nuovi investimenti, all’effetto dell'inflazione, all'integrazione di Edison Stoccaggio e alla FSRU di Ravenna.

L’Ebitda adjusted dovrebbe raggiungere i 2,85 miliardi di euro (+4% circa rispetto al 2024) grazie alla crescita della RAB e ai contributi di Edison Stoccaggio e della FSRU di Ravenna, nonostante un WACC più basso, mentre l'utile netto adjusted dovrebbe raggiungere 1,35 miliardi di euro (+5% rispetto al 2024) grazie all'aumento dell’Ebitda e del contributo delle società partecipate, parzialmente compensato dall'aumento degli ammortamenti in linea con la realizzazione del piano investimenti e dei nuovi asset entrati in perimetro, nonostante la cessione della partecipazione indiretta in ADNOC Gas Pipelines a marzo 2025.

Il debito netto è atteso a circa 18,4 miliardi di euro (rispetto alla guidance di 18,6 miliardi di euro), compreso il pagamento relativo all’acquisizione di Edison Stoccaggio e la cessione di ADNOC Gas Pipelines.

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