È raro che un giornale come Le Monde dedichi uno principali articoli del suo sito a celebrare un uomo politico che non sia francese. Oggi lo ha fatto per rendere omaggio, con un articolo del corrispondente da Roma. Allan Kaval, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, definendolo nel titolo ''l'ultimo del democratici'', cogliendo l'occasione della ricorrenza odierna e forse anche del fatto che appena poche poche ore fa ha avuto parole molto dure nei confronti delle politiche di Israele nella Striscia di Gaza.
Le Monde rende omaggio a Mattarella: "Baluardo della democrazia"
''Questo discreto uomo di 83 anni non era destinato alla politica, ma l'assassinio del fratello da parte della mafia nel 1980 lo spinse lì''.
Parlando di lui come di un ''repubblicano immerso nei valori cristiani e difensore della Costituzione'', Le Monde dice che il Presidente della Repubblica italiana ''gode dal 2015 di una legittimità che nemmeno la destra dominante gli contesta''.
''Quando il miliardario americano Elon Musk ha tentato di interferire nella vita politica italiana attaccando la magistratura, da lui ritenuta colpevole di ostacolare la politica migratoria della sua 'amica', il primo ministro Giorgia Meloni, si è trovato di fronte a un uomo proveniente da un altro mondo, da un'altra epoca. Un vecchio europeo. Un vecchio democratico. Uno statista discreto, ma dalla legittimità indiscussa, un repubblicano immerso nei valori cristiani: il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, 83 anni''.
Dopo avere ricordato la violenta sortita di Musk (''sostenitore del presidente Trump e dichiarato padrino dell'estrema destra mondiale'') nei confronti dei magistrati italiani, Le Monde sottolinea come ''Il capo dello Stato italiano gli rispose, senza preoccuparsi di nominarlo: 'Chiunque (...) stia per assumere un ruolo importante all'interno del governo di un Paese amico e alleato deve rispettare la sovranità (dell'Italia, ndr) e non può arrogarsi il diritto di dettare legge su di essa''.
''Lo scontro verbale tra l'uomo più ricco del mondo, dedito alla conquista interplanetaria, e il presidente di un'antica nazione madre di cultura europea classica catalizza - per il prestigioso quotidiano francese - lo scontro tra due concezioni antagoniste della politica. Da un lato, l'affermazione di un'autocrazia elettorale in cui un'elezione vittoriosa è l'unica condizione per un potere illimitato. Dall'altro lato, una concezione della democrazia basata su contropoteri e vincoli giuridici, ma anche filosofici''.
''Il Presidente della Repubblica italiana è il garante di questa seconda opzione, anche se ciò significa rimettere sottilmente in discussione la linea del governo transalpino. Genio prezioso per il leader dell'estrema destra, Musk è paragonabile ai "nuovi signori feudali" del capo dello Stato'', dice ancora Le Monde.