Economia

Mare Group risponde a Eles: “È tempo di cambiare direzione strategica”

Redazione
 
Mare Group risponde a Eles: “È tempo di cambiare direzione strategica”

Mare Group S.p.A., società di ingegneria quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’innovazione tecnologica, ha pubblicato una nota ufficiale per rispondere alle osservazioni critiche di Eles Semiconductor Equipment S.p.A. in merito all’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria parziale (OPAS) lanciata nei giorni scorsi. La replica arriva dopo la pubblicazione, da parte del CdA di Eles, di un comunicato datato 18 luglio 2025 che, secondo Mare Group, contiene rilievi “generici, contraddittori e non supportati da elementi fattuali”.

Mare Group risponde a Eles: “È tempo di cambiare direzione strategica”

Mare Group chiarisce che l’offerta prevede un corrispettivo di 2,25 euro per azione, erogabile interamente in denaro oppure in forma mista (denaro + azioni Mare Group). In caso di eccesso di adesioni rispetto alla quota oggetto dell’OPAS, verrà applicato il criterio del pro rata, nel rispetto della parità di trattamento tra azionisti. Sollevare dubbi su questo meccanismo, secondo l’Offerente, “significa mettere in discussione il funzionamento stesso del mercato”.

Particolarmente contestata è la valutazione secondo cui il prezzo offerto da Mare Group non sarebbe congruo. La società evidenzia che il prezzo proposto (2,25 €/azione) risulta superiore sia alla media storica degli ultimi tre anni – del 40% circa – sia al prezzo di sottoscrizione di un recente aumento di capitale effettuato da Eles senza diritto di opzione, avvenuto a 1,70 euro per azione.

Inoltre, Mare Group sottolinea come la fairness opinion presentata da Eles si basi esclusivamente su dati interni previsionali, senza due diligence indipendente, e quindi non può essere considerata un’analisi oggettiva.

La società campana contesta anche l’affermazione di Eles riguardo a “possibili integrazioni con altri player industriali”, definendola vaga e non verificabile. Una comunicazione del genere, aggiunge Mare Group, rischia di “pregiudicare la libertà di scelta degli investitori” in una fase così delicata. L’Offerente rivendica invece un percorso industriale trasparente e documentato, basato su 16 acquisizioni e fusioni realizzate dal 2019.

Mare Group ribadisce che la propria strategia non mira a sostituire Eles, ma ad affiancarla per costruire una visione industriale integrata e scalabile. “Abbiamo già dimostrato la concretezza del nostro approccio integrando realtà industriali e generando sinergie misurabili in ordini, occupazione e crescita”, si legge nella nota.

Inoltre, la società fa notare come sia attualmente il secondo maggiore azionista di Eles, con oltre il 20% del capitale sociale, e invita il CdA a riconoscere la legittimità della pluralità di visioni strategiche.

Mare Group afferma di voler continuare ad agire “nel pieno rispetto delle regole, con trasparenza e coerenza verso il mercato”, e di essere pronta a tutelare gli interessi di tutti gli azionisti coinvolti.

  • BPM Milano
  • villa mafalda 300x600
  • Poste Italiane giugno 2025
  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
Domino’s Pizza cresce nel secondo trimestre 2025, aumentano ricavi, aperture e vendite globali
21/07/2025
Redazione
Domino’s Pizza cresce nel secondo trimestre 2025, aumentano ricavi, aperture e vendite glo...
Pagamenti aziendali nel mondo 2025, Italia in ripresa ma resta il gap con i paesi più virtuosi
21/07/2025
Redazione
Pagamenti aziendali nel mondo 2025, Italia in ripresa ma resta il gap con i paesi più virt...
Balzo Ryanair: profitti a 820 mln di euro (+156%) con tariffe su del 21%
21/07/2025
Redazione
Balzo Ryanair: profitti a 820 mln di euro (+156%) con tariffe su del 21%
Dazi USA e dollaro debole mettono a rischio l’export italiano, PIL giù dello 0,8% entro il 2027
21/07/2025
di Demetrio Rodinò
Dazi USA e dollaro debole mettono a rischio l’export italiano, PIL giù dello 0,8% entro il...