Attualità

Un messaggio ogni due minuti: così le notifiche divorano concentrazione e sonno

Redazione
 
Un messaggio ogni due minuti: così le notifiche divorano concentrazione e sonno

Chiunque lavori davanti a un computer conosce bene quella sensazione: ti concentri su un documento e, proprio quando stai entrando nel flusso, arriva l’email che chiede risposta immediata. Rispondi, torni al lavoro e, due minuti dopo, vibra il telefono con un messaggio in chat. Così per tutta la giornata. È un’esperienza condivisa, quasi universale, che ci dice molto sul modo in cui oggi viviamo e lavoriamo. Un numero fotografa meglio di tutti questa realtà: 275. Tante sono le interruzioni quotidiane che, in media, subisce un lavoratore.

Un messaggio ogni due minuti: così le notifiche divorano concentrazione e sonno

Non è multitasking, come amiamo raccontarci per sentirci efficienti, ma una continua frammentazione dell’attenzione, che impedisce di affondare nei compiti e lascia la sensazione di correre senza mai arrivare. Lo ha messo nero su bianco un recente studio di Microsoft condotto su 31 mila dipendenti a livello globale. Ne emerge un quadro allarmante: un terzo dei lavoratori ammette di non riuscire più a sostenere i ritmi degli ultimi cinque anni.

Il problema non è solo la quantità di notifiche, ma il modo in cui le giornate sono strutturate, senza spazi per la concentrazione, la riflessione e persino la pausa. Un messaggio isolato non fa danni, certo. Ma 275 interruzioni trasformano il lavoro in una corsa a ostacoli, con un impatto diretto non solo sull’efficienza ma anche sul benessere. Ogni volta che si devia l’attenzione, servono fino a novanta secondi per tornare davvero sul compito originario. Una dispersione che, moltiplicata decine e decine di volte, si traduce in stress e affaticamento mentale.

A peggiorare la situazione c’è l’assenza di confini. Secondo lo stesso report, un dipendente invia o riceve in media 58 messaggi fuori dall’orario d’ufficio, con un aumento del 15% rispetto allo scorso anno. La sensazione, insomma, è quella di non poter mai abbassare la guardia: il lavoro segue a casa, a cena, fino a tarda sera.

E se spostiamo lo sguardo oltre l’ambito professionale, il quadro non migliora. Una ricerca di Amazon Kindle rivela che gli italiani arrivano a controllare i propri dispositivi fino a 80 volte l’ora. Un gesto compulsivo che il 92% degli intervistati vive come fonte di distrazione e stress, anche nei momenti che dovrebbero essere dedicati al relax. Non stupisce, allora, che il 28% continui a ricevere notifiche fino a notte inoltrata, con un picco attorno alle 23:26. Ma il cervello, sollecitato in questo modo, fatica a disconnettersi e a prepararsi al sonno.

Il neuroscienziato Mark Williams spiega che la continua ricezione di notifiche mantiene il cervello in uno stato di allerta, simile a quello che si attiva in presenza di un pericolo. Così diventa difficile rilassarsi, sia di giorno sia di notte. Per invertire la rotta, secondo lui, occorrono gesti semplici: spegnere o allontanare i dispositivi almeno un’ora prima di andare a dormire, regolare le impostazioni delle notifiche in modo che non ci inseguano ovunque e sostituire lo smartphone con una sveglia tradizionale sul comodino.

Sono abitudini che, seppur minime, restituiscono un confine tra la giornata e la notte. Williams suggerisce anche piccoli rituali di decompressione: scrivere su un diario per alleggerire la mente, leggere un libro su carta invece che su un dispositivo connesso, creare in camera un ambiente fresco e silenzioso, libero da distrazioni digitali. Non sono consigli moralistici, ma strumenti pratici per allenarsi al distacco e migliorare la qualità del riposo. Il punto, però, non riguarda solo il sonno. Il 59% degli italiani dichiara di sentirsi meno produttivo proprio a causa del bombardamento digitale. Più siamo interrotti, più il cervello si abitua a vivere “a scatti”, perdendo l’allenamento alla concentrazione profonda. E alla lunga, questo pesa non solo sul rendimento lavorativo, ma anche sulla salute mentale.

  • Villa Mafalda Radiologia Interventistica
  • Poste Italiane giugno 2025
  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
Intesa Sanpaolo lancia con Fondazione AIRC un progetto innovativo di volontariato aziendale di competenza
27/08/2025
di Demetrio Rodinò
Intesa Sanpaolo lancia con Fondazione AIRC un progetto innovativo di volontariato aziendal...
Figli come simbolo di benessere: il fenomeno dei super ricchi
27/08/2025
Redazione
Figli come simbolo di benessere: il fenomeno dei super ricchi
Italia e Giappone, tre nuovi tesori agricoli entrano nella rete globale dei GIAHS
27/08/2025
Redazione
Italia e Giappone, tre nuovi tesori agricoli entrano nella rete globale dei GIAHS
Corgi in festa in Lituania: 120 team europei animano il parco di Vilnius
27/08/2025
Redazione
Corgi in festa in Lituania: 120 team europei animano il parco di Vilnius