L’economia di Singapore è cresciuta del 4,3% su base annua nel secondo trimestre del 2025, accelerando dal 4,1% registrato nei primi tre mesi e superando le aspettative degli economisti, le cui previsioni si erano attestate intorno ad un +3,5%. Su base trimestrale, il PIL di Singapore è cresciuto dell′1,4%, invertendo la tendenza rispetto alla contrazione dello 0,5% del trimestre precedente.
L'economia di Singapore vola, andando oltre le previsioni
La crescita del PIL è stata trainata dal settore manifatturiero, che ha registrato un’espansione del 5,5% su base annua, rispetto al 4,4% del primo trimestre del 2025. Il settore rappresenta circa il 17% dell’economia del Paese.
Nonostante il PIL sia cresciuto del 20%, il Ministero del Commercio e dell’Industria di Singapore ha affermato nel suo comunicato che “permangono significative incertezze e rischi di ribasso nell’economia globale nella seconda metà del 2025, data la mancanza di chiarezza sulle politiche tariffarie degli Stati Uniti”.
Ad aprile, l’MTI aveva declassato la crescita del PIL del Paese allo 0%-2%, rispetto alla precedente previsione dell′1%-3%. Singapore ha registrato una crescita annua del PIL del 4,4% nel 2024. A differenza di altri paesi del Sud-est asiatico colpiti da “lettere tariffarie”, Singapore non ha ricevuto alcuna “lettera” del genere dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Tuttavia, Singapore deve ancora affrontare il dazio di base del 10% imposto dagli Stati Uniti, nonostante un deficit commerciale con gli Stati Uniti e un accordo di libero scambio dal 2004. La task force di Singapore per la resilienza economica, istituita ad aprile in risposta ai dazi statunitensi, ha annunciato la scorsa settimana che erogherà sovvenzioni per aiutare le imprese a fronteggiare l’impatto delle tensioni commerciali globali.
La pubblicazione del PIL precede anche una decisione di politica monetaria da parte della banca centrale del Paese, che sarà presa più avanti nel mese di luglio. Nella riunione di maggio, l’Autorità monetaria di Singapore ha allentato la sua politica per la seconda volta consecutiva, affermando che “ci sono rischi al ribasso per le prospettive economiche di Singapore derivanti da episodi di volatilità dei mercati finanziari e da un calo più netto del previsto della domanda finale estera”.
L'authority ha inoltre avvertito che un indebolimento più brusco o persistente del commercio globale avrà un impatto significativo sui settori commerciali di Singapore e, di conseguenza, sull’economia in generale.
Ciononostante, i dati sull’inflazione nel Paese supportano un taglio dei tassi.
Il tasso di inflazione principale di Singapore è sceso allo 0,8% a maggio, il livello più basso da febbraio 2021, mentre l’inflazione di fondo, che esclude alloggi e trasporti privati, si è attestata allo 0,6% a maggio, rispetto allo 0,7% del mese precedente.