A Donald Trump basta poco per arrabbiarsi e scatenare i suoi fedeli pretoriani, come un sol uomo, contro chi osa criticarlo o peggio.
Ma forse, tra accuse e contumelie, quello che più manda in bestia l'inquilino della Casa Bianca è mettere in dubbio il suo essere ''macho''. Quindi, non è difficile immaginare quale sia stata la sua reazione quando, nel primo episodio della stagione dell'irriverente cartoon South Park, è stato ritratto nudo, cosa che ha messo in evidenza, sempre nella finzione, attributi virili non proprio da Guinness, anzi, per dirla tutta, proprio da neonato.
Un cartoon, che lo ritrae con 'attributi' da neonato, manda in bestia Trump
Nell'episodio, mentre tutti gli altri personaggi sono disegnati, Trump ha una foto del suo volto su un corpo da cartoon. A fare traboccare di bile Trump e il suo entourage la lunga sequenza, che mostra il presidente, completamente nudo, che cammina in un deserto, con ripetute insinuazioni che i genitali di Trump siano piccoli.
Come al solito, la reazione della Casa Bianca è stata pacata: "Questo spettacolo non è stato rilevante per oltre 20 anni ed è appeso a un filo con idee poco ispirate in un disperato tentativo di attirare l'attenzione. Il presidente Trump ha mantenuto più promesse in soli sei mesi di qualsiasi altro presidente nella storia del nostro Paese, e nessuno spettacolo di quart'ordine può far deragliare la serie positiva del presidente Trump".
Come lo staff di South Park poteva reagire al furibondo attacco che è arrivato dalla Casa Bianca?
Con la solita ironia, affidata ad uno dei creatori della serie, Trey Parker, nel corso dell'evento di presentazione della serie.
"Siamo terribilmente dispiaciuti", ha detto Parker, seguito da un lungo sguardo comico impassibile, che ha scatenato le risate dei giornalisti.
Più tardi, Parker ha detto di aver ricevuto una nota dai loro produttori sull'episodio.
"Hanno detto: 'Ok, ma stiamo per sfocare il pene' e io ho detto: 'No, non offuscherai il pene'", ha detto Parker, lasciando il dubbio se lo scambio di opinioni ci sia stato e nei termini che ha riferito.
Nel dibattito è intervenuto l'altro ''demiurgo'' di South Park, Matt Stone, creatore di Beavis e Butt-Head Mike Judge, spiegando, e anche qui non si sa sino a che punto parlasse sul serio, che il dibattito se focalizzarsi sul pene di Trump fosse giusto o meno, ''una conversazione con persone adulte'', si è protratto ''per quattro fottuti giorni".
Nell'episodio ''incriminato'', c'è anche un riferimento alla CBS e alla sua decisione di cancellare il late show di Stephen Colbert nella fase cruciale della trattativa per una fusione, che, senza l'assenso di Trump, non sarebbe andata a buon fine.
Nell'episodio Trump fa causa alla città di South Park quando i suoi residenti contestano la presenza di Gesù Cristo – la persona reale – nella sua scuola elementare.
Gesù dice loro che devono calmarsi. "Ragazzi, avete visto cosa è successo alla CBS? Sì, beh, indovina chi possiede la CBS? Fondamentale", dice Gesù. "Vuoi davvero fare la fine di Colbert?"
L'efficienza della produzione di South Park – ogni episodio viene realizzato in pochi giorni e può essere terminato entro poche ore dalla messa in onda – gli consente di rimanere incredibilmente attuale per una serie animata.