Un altro stop per la corsa di Elon Musk verso Marte. Il colosso Starship, il razzo più imponente mai costruito da SpaceX e destinato a diventare il veicolo simbolo della conquista dello spazio, non è riuscito a decollare. Il decimo tentativo di lancio, previsto in Texas e atteso con grande trepidazione, è stato annullato all’ultimo istante: i serbatoi avevano appena iniziato a riempirsi di propellente quando i sistemi di controllo hanno bloccato tutto.
Starship, il razzo di Musk resta a terra: lancio interrotto in Texas
Secondo le prime informazioni, il problema sarebbe legato a malfunzionamenti dei sistemi di terra. Niente di irreparabile, assicurano gli ingegneri di SpaceX, che già guardano alla prossima opportunità: se i tecnici riusciranno a intervenire in tempo, una nuova finestra di lancio potrebbe aprirsi lunedì sera, nel cuore della notte europea.
Con i suoi 52 metri di altezza e un diametro di nove metri, Starship è progettato per essere completamente riutilizzabile, in grado cioè di tornare sulla rampa di lancio grazie a giganteschi bracci meccanici che lo “catturano” al rientro. Può trasportare fino a 150 tonnellate di carico utile, spinto da sei motori Raptor: tre ottimizzati per la fase terrestre e tre pensati per funzionare nel vuoto spaziale. La combinazione di ossigeno liquido e metano liquido alimenta il sistema di propulsione, un’innovazione che dovrebbe garantire efficienza e, soprattutto, costi più contenuti.
Gli obiettivi fissati per questo decimo tentativo ricalcano quelli del precedente volo. Dopo il decollo, il booster Super Heavy - la sezione inferiore che fornisce la spinta iniziale - dovrebbe rientrare nel Golfo del Messico circa sei minuti e mezzo più tardi. La navicella Starship proseguirebbe invece per circa un’ora, con un ammaraggio controllato nell’Oceano Indiano, al largo delle coste dell’Australia Occidentale. Durante il tragitto sono previsti altri due passaggi cruciali: il dispiegamento di otto satelliti fittizi, simulazioni degli Starlink che SpaceX sta schierando in orbita per fornire connessione Internet globale, e un test di riaccensione dei motori nel vuoto spaziale, fondamentale per dimostrare la capacità di completare missioni di lunga durata.