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Totti “zar di tutte le Russie”? Cerchiamo di restare seri, sono altri i problemi

Redazione
 
Totti “zar di tutte le Russie”? Cerchiamo di restare seri, sono altri i problemi

C'è chi forse ricorda un vecchio manifesto elettorale (che risale a quando la politica, in mancanza di tv, social e altri media, si faceva basandosi sulle paure della gente che, non ancora sanate le ferite della guerra, si alimentava ancora di terrore) che mostrava dei cosacchi portare a dissetare i loro cavalli in piazza San Pietro.

Totti “zar di tutte le Russie”? Cerchiamo di restare seri, sono altri i problemi

Come a dire: se votate il Pci abituatevi anche a questo, come ai comunisti che mangiano i bambini. Tempi andati, ma che sottolineano come l'emozione sia ancora oggi un'arma, perché capace di scatenare reazioni anche inspiegabili. Se ne sta rendendo conto Francesco Totti che, per il fatto di avere in calendario una puntata in Russia, per un evento evidentemente legato ai suoi contratti pubblicitari con un gruppo che si occupa di scommesse, è stato travolto da critiche e persino insulti pesantissimi.

Il problema non è tanto l'iniziativa in sé stessa, quanto il fatto che sia ospitata in un Paese che è impegnato in una guerra che esso stesso ha scatenato, quando ha deciso di invadere l'Ucraina. Da qui l'equazione, poco intelligente, che se Totti va in Russia lui, in qualche modo, si fa complice delle politiche di Mosca. Non conoscendolo personalmente, ma basandomi su quel che è stato scritto e detto su di lui, tutto sembra Totti che non un supporter di Vladimir Putin. Tutto si può sospettare meno che, andando in Russia (per denaro, ammettiamolo, ma questo non c'entra), avalli l'aggressione in Ucraina.

Totti, quindi, da poeta del gol, da genio dell'assist, da simbolo della ''sana ignoranza'', da icona dell'italica virtù di sapere apparire quando non si può essere (lontano dai campi di calcio), è diventato un bersaglio contro il quale tutti possono scagliare paroline e parolacce. E vai con i paragoni con Albano e Pupo, due cantanti che la loro scelta di campo l'hanno fatta da tempo - pur condannando la guerra - , facendo spesso concerti in Russia.

Ma chi oggi accusa Totti ha ragione fino in fondo, quindi autorizzato ad insultare? Se mettiamo per un attimo l'ipocrisia da parte, mi verrebbe da dire che Totti non sta facendo niente di male, se la sua partecipazione si limita ad una comparsata sul palco, come faranno gli altri ospiti. Ma se dovesse impazzire e presentarsi vestito come un soldato dell'Armata rossa, ecco che le critiche sarebbero ampiamente giustificate.

C'è però da stare certi che ''er Pupone'' farà quel che gli diranno di fare, senza andare oltre il suo ruolo di testimonial. Ma si sa che, quando parte l'embolo, anche le menti più fini non sanno cosa dicono. Quindi accusare Totti di essere un pupazzo nelle mani della propaganda russa è, almeno ad oggi, quando ancora l'evento non c'è stato, un filo esagerato.

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