Dopo una giornata all'insegna dello sfarzo e sfarzo reale, il presidente Donald Trump e il primo ministro britannico Keir Starmer hanno firmato un nuovo accordo tecnologico tra Regno Unito e Stati Uniti.
La Gran Bretagna ha dichiarato che le aziende statunitensi hanno promesso 150 miliardi di sterline (204 miliardi di dollari) di investimenti nel Regno Unito, inclusi 90 miliardi di sterline (122 miliardi di dollari) dalla società di investimento Blackstone nel prossimo decennio.
Trump e Starmer firmano un accordo tecnologico tra Usa e Regno Unito
Gli investimenti fluiranno anche nella direzione opposta, inclusi quasi 30 miliardi di dollari da parte dell'azienda farmaceutica GSK negli Stati Uniti.
La presenza di Trump a Windsor non ferma le proteste: migliaia di manifestanti hanno marciato ieri nel centro di Londra, mentre alcune persone sono state arrestate per avere proiettato un'immagine di Trump e Jeffrey Epstein (il controverso miliardario, suicida in carcere dopo una condanna per traffico sessuale e del quale il presidente americano è stato per anni amico).
Trump, nella sua visita di Stato, accompagnato dalla moglie Melania, ha assaporato il bagliore di uno spettacolo reale britannico, completo di guardie d'onore militari, truppe a cavallo e uno scintillante banchetto di Stato, ieri sera.
Nel menu - per gli amanti dei particolari - c'era panna cotta al crescione, insalata di uova di quaglia, ballotine di pollo Norfolk biologico e una bomba gelato alla vaniglia con un interno di sorbetto al lampone del Kent e prugne Victoria leggermente in camicia. Lo sfarzo e lo sfarzo sono deliberati, intesi a rafforzare i legami con Trump in un momento in cui le sue politiche America First stanno mettendo sotto pressione gli accordi commerciali e di sicurezza in tutto il mondo.
L'ex presidente Obama, da parte sua, dall'altro lato dell'Atlantico, ha detto che Trump ha diviso gli Stati Uniti, portandolo ad "un punto di svolta": gli americani, ha aggiunto, "devono essere in grado di non essere d'accordo e avere dibattiti a volte davvero controversi senza ricorrere alla violenza", avvertendo che la retorica di Trump e dei suoi collaboratori di chiamare gli oppositori politici "parassiti, nemici ... parla di un problema più ampio".