Dick's Sporting Goods sta acquistando la rivale Foot Locker per 2,4 miliardi di dollari, per quella che, secondo gli analisti, è una mossa strategica per attutire i riflessi negativi delle politiche tariffarie dell'Amministrazione Trump.
Usa: Dick's Sporting Goods acquista Foot Locker sulla base di 2,4 miliardi di dollari
Dick's, che ha sede a Pittsburgh, ha affermato che l'operazione le permetterà per la prima volta di espandersi a livello internazionale. Manterrà il nome Foot Locker, prevedendo di gestire i suoi 2.400 negozi distribuiti in 22 paesi.
Ma, a detta degli esperti, l'accordo potrebbe essere un rischio, poiché i dazi minacciano l'industria calzaturiera nel suo complesso, ma Foot Locker, in particolare, che è stata messa sotto pressione dal costante declino dei centri commerciali americani. Nel 2023, l'azienda gestiva circa 3.000 negozi, ma ha iniziato a chiuderne centinaia.
Negli ultimi due anni, Foot Locker ha rilanciato il suo marchio retail per attrarre consumatori più giovani e diversificati, ma il rilancio non si è rivelato un successo. A marzo, l'azienda ha dichiarato che le vendite totali del quarto trimestre sono diminuite del 5,8% su base annua, a causa del calo delle vendite di scarpe Nike (Foot Locker è il principale partner retail di Nike).
Gli investitori di Dick's non sono rimasti soddisfatti dell'accordo di giovedì. Le azioni di Dick's ieri sono scese del 13% nelle contrattazioni pre-mercato. Tuttavia, l'azienda ha dichiarato di credere nel marchio.
"Crediamo che ci siano significative opportunità di crescita future", ha dichiarato Ed Stack, presidente esecutivo di Dick's. "Applicando la nostra competenza operativa a questo business iconico, vediamo un percorso chiaro per sbloccare ulteriormente la crescita e rafforzare la posizione di Foot Locker nel settore".
Le azioni di Foot Locker sono balzate dell'80% nelle contrattazioni pre-mercato in seguito alla notizia. La transazione di giovedì segna un premio del 66% per le azioni Foot Locker, che sono crollate di oltre il 40% nell'ultimo anno.
Sullo sfondo dell'accordo si profilano le tumultuose politiche tariffarie di Trump. Circa il 99% delle scarpe e delle sneaker vendute negli Stati Uniti viene importato, principalmente da Cina e Vietnam, secondo i Footwear Distributors and Retailers of America. Pertanto, tali dazi minacciano di interrompere le catene di approvvigionamento globali e di far salire i prezzi delle calzature.
Dick's è uno dei maggiori rivenditori di articoli sportivi per quota di mercato negli Stati Uniti, con oltre 700 negozi in tutto il Paese.