Lo Stato americano del Tennessee ha mandato a morte un detenuto, condannato ormai molti anni fa, per un triplice omicidio, nonostante le sue precarie condizioni di salute. Byron Black, questo il suo nome, era affetto da demenza, aveva una grave insufficienza renale ed aveva impianto di defibrillatore. Questo non è bastato affinché gli fosse concesso di scontare il carcere a vita anziché incontrare il boia.
Cardiopatico e affetto da demenza, ma buono per il boia: a morte un omicida in Tennessee
Black è stato sottoposto ad una iniezione letale senza che fosse disattivato il defibrillatore impiantato, nonostante l'incertezza su come il dispositivo avrebbe reagito quando le sostanze iniettate nel suo organismo avrebbero dispiegato i loro effetti mortali.
Black è stato giustiziato dopo un tira e molla in tribunale sul fatto che i funzionari dovessero spegnere il suo defibrillatore cardioverter impiantabile. Il detenuto aveva 69 anni, era da tempo su una sedia a rotelle e, secondo quanto detto dai suoi avvocati, soffriva di demenza, danni cerebrali, insufficienza renale, insufficienza cardiaca congestizia e altre patologie.
L'organizzazione no-profit Death Penalty Information Center ha dichiarato di non essere a conoscenza di altri casi in cui un detenuto sia stato giustiziato nelle stesse condizioni fisiche di Black.
Anche gli avvocati del hanno detto di non aver trovato un caso simile.
A metà luglio, un giudice del tribunale di primo grado ha concordato con gli avvocati di Black che i funzionari avrebbero dovuto disattivare il dispositivo per evitare il rischio che potesse causare dolore inutile e prolungare l'esecuzione. Ma la Corte Suprema dello Stato è intervenuta giovedì per ribaltare la decisione, affermando che il giudice non aveva l'autorità per emettere un'ordinanza di quel contenuto.
Ieri la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l'appello finale di Black e il governatore del Tennessee Bill Lee ha rifiutato di fermare l'esecuzione.
Black è stato condannato per l'uccisione a colpi di arma da fuoco, del 1988, della sua fidanzata Angela Clay, 29 anni, e delle sue due figlie, Latoya Clay, 9 anni, e Lakeisha Clay, 6.
Per i pubblici ministeri, l'uomo - che all'epoca era in libertà vigilata, dopo una condanna per avere sparato al marito separato di Angela Clay - agì in preda alla gelosia.
È stata la seconda esecuzione del Tennessee da maggio, dopo una pausa di cinque anni, prima a causa del COVID-19 e poi a causa di passi falsi da parte dei funzionari penitenziari statali.
Ventotto uomini sono morti per esecuzione ordinata dal tribunale finora quest'anno negli Stati Uniti e altre otto persone dovrebbero essere messe a morte in sette stati durante il resto del 2025. Il numero di esecuzioni quest'anno supera le 25 effettuate l'anno scorso e nel 2018. Si tratta del totale più alto dal 2015, quando sono state messe a morte 28 persone.
Black aveva un defibrillatore cardioverter impiantabile, che è un piccolo dispositivo elettronico alimentato a batteria che viene inserito chirurgicamente nel torace. Fungeva da pacemaker e defibrillatore di emergenza. Negli ultimi anni, il team legale di Black ha cercato senza successo di ottenere una nuova udienza per stabilire se l'uomo fosse incapace di intendere e quindi non idoneo alla pena di morte in base ad un precedente della Corte Suprema degli Stati Uniti.