Il primo semestre del 2025 ha confermato un cauto ma concreto segnale di ripresa nel mercato globale delle IPO, con 539 nuove quotazioni e una raccolta complessiva di 61,4 miliardi di dollari, in crescita del 17% su base annua. È quanto emerge dal nuovo report EY Global IPO Q2 2025, che analizza l’andamento delle offerte pubbliche iniziali a livello globale e locale.
Nuovo report EY Global IPO Q2 2025
La scena mondiale ha visto gli Stati Uniti riconquistare la leadership per numero di operazioni, con 109 IPO – la migliore performance semestrale dal 2021 – mentre la Greater China ha raccolto un terzo dell’intero capitale globale, segnando un rimbalzo significativo. Hong Kong, in particolare, ha registrato un aumento di sette volte della raccolta rispetto al 2024, tornando al vertice tra le piazze finanziarie mondiali.
Parallelamente, si assiste a un boom delle IPO transfrontaliere, che hanno toccato un record storico rappresentando il 14% delle operazioni totali. Negli USA, ben il 62% delle nuove quotazioni proviene da emittenti esteri, con Singapore e Cina tra le principali aree di origine.
Sul fronte europeo, la quota di raccolta è scesa al 10% del totale globale, segno evidente di un rallentamento dell’attività. L’Italia, in particolare, mostra segnali preoccupanti: il numero delle IPO è calato del 38%, mentre il valore raccolto è crollato del 72% rispetto allo stesso periodo del 2024. A pesare, secondo EY, sono le incertezze macroeconomiche e la volatilità legata alle tensioni geopolitiche, che hanno spinto molte piccole società a rimandare la quotazione o a ridimensionare le ambizioni sul mercato secondario.
Nonostante ciò, l’indice azionario italiano ha chiuso il semestre con una performance positiva del +16%, a testimonianza di una base solida su cui potrebbe riaccendersi l’interesse degli investitori in presenza di condizioni più favorevoli.
“Le storie azionarie resilienti, sostenibili e ben preparate sono oggi più che mai essenziali per affrontare con successo finestre di IPO ristrette,” commenta Claudio Lencovich, IPO Leader di EY in Italia (in foto).
A livello settoriale, le dinamiche geopolitiche hanno riplasmato la mappa delle opportunità. Il settore industriale, trainato dalla transizione energetica e dal reshoring della supply chain, sta registrando un’ottima tenuta, mentre le IPO nel comparto energia si focalizzano su infrastrutture strategiche. Forte ascesa anche per la difesa, grazie all’aumento dei budget militari globali.
Nel tech, Stati Uniti e Giappone dominano nel software, mentre la Greater China resta protagonista nel segmento hardware. Nuova linfa arriva anche dal fintech e dagli asset digitali, con particolare attenzione alle società che operano nell’universo delle stablecoin.
Sebbene il contesto globale resti incerto, le prospettive per il secondo semestre 2025 sono improntate a un cauto ottimismo. La chiave per un eventuale rilancio del mercato IPO resta legata a una politica monetaria più accomodante, a una stabilità geopolitica crescente, e a una narrativa di mercato credibile da parte delle società candidate.