La produzione industriale in Francia registra un nuovo stop a maggio 2025, confermando le difficoltà di un comparto già sotto pressione nei mesi precedenti. Secondo i dati diffusi dall’Insee (Institut national de la statistique et des études économiques), la produzione complessiva è calata dello 0,5% rispetto ad aprile, mentre il settore manifatturiero ha subito una contrazione più marcata, pari all’1%.
Frenata dell’industria francese a maggio, pesano chimica, metallurgia e farmaceutica
Il rallentamento dell’industria francese — una delle colonne portanti dell’economia europea — è stato determinato in larga parte dalla flessione della produzione di metalli, chimica e prodotti farmaceutici, che segna un calo dell’1,4% dopo un leggero aumento ad aprile (+0,4%). Giù anche le industrie agroalimentari (-0,6%) e la fabbricazione di beni elettrici, elettronici e informatici (-0,8%).
Particolarmente critica la situazione nella cokéfazione e nel raffinaggio, dove la produzione è diminuita del 6,1% dopo il tonfo di aprile (-14,3%). Al contrario, si registra un segnale positivo dalle industrie estrattive, energetiche e idriche (+2%), nonché dal comparto dei materiali di trasporto (+0,9%), grazie al rimbalzo nella produzione di aerei, navi e locomotive (+2,8%). Tuttavia, il settore automobilistico continua a perdere terreno (-2%).
Il confronto trimestrale (marzo-maggio 2025) conferma la debolezza strutturale: la produzione manifatturiera risulta inferiore dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’intero comparto industriale mostra un calo dello 0,8%. In particolare, spiccano le contrazioni nelle industrie estrattive, energetiche e idriche (-2,7%) e nella produzione di beni tecnologici ed elettronici (-1,9%).
Anche il settore delle costruzioni non mostra segnali incoraggianti: a maggio la produzione ha registrato un nuovo calo dello 0,5%, replicando la flessione di aprile. In diminuzione la costruzione di edifici (-1,2%), il genio civile (-1,1%) e i lavori specializzati (-0,3%). Su base trimestrale, l’attività edilizia è in discesa del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2024.
La revisione dei dati di aprile peggiora leggermente il quadro: la variazione dell’indice manifatturiero è stata corretta a -0,7% (dal -0,6% inizialmente stimato), mentre quella complessiva dell’industria rimane invariata.