Il settore della logistica e dei trasporti si conferma uno dei pilastri più vitali dell’economia italiana, un comparto che non solo resiste ai cambiamenti globali ma dimostra una straordinaria capacità di autoregolazione e adattamento. È quanto emerge dal primo bollettino dell’Osservatorio Freight Insights, presentato al Senato della Repubblica dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST) insieme alla Fondazione Centro Studi Economia della Logistica e delle Infrastrutture (CSELI).
Italia protagonista nel trasporto merci europeo ma servono strategie integrate per liberare il potenziale logistico
Secondo i dati esclusivi raccolti direttamente dagli operatori italiani, il trasporto stradale delle merci in Italia risulta significativamente sottostimato dalle statistiche ufficiali europee, attestandosi su valori doppi rispetto a quanto finora rilevato. Il volume complessivo varia tra i 30,4 e i 37,4 miliardi di veicoli/km, a conferma di un sistema stradale che rappresenta la spina dorsale del commercio interno e internazionale. Tuttavia, persistono criticità, soprattutto al Sud: in Sicilia e Calabria, il tempo medio per raggiungere i terminal ferroviari supera le due ore, penalizzando la competitività delle imprese locali.
Nel trasporto marittimo, l’Italia mantiene un ruolo centrale a livello europeo, con il 12,9% delle merci che transita attraverso i porti italiani. In crescita anche i traffici di container (+9,7% sul 2019) e Roll-on/Roll-off (+7,8%), mentre calano le rinfuse solide (-25,2% sul 2018), segno di una trasformazione verso il trasporto di prodotti finiti e semilavorati. Nonostante ciò, il traffico marittimo complessivo registra un calo del 3% rispetto al 2018, indicando la necessità di nuove strategie di sviluppo e investimenti mirati.
Anche il comparto aereo si distingue per dinamicità: nel 2024 il traffico cargo ha superato 1,24 milioni di tonnellate, registrando un incremento del 14,9% sull’anno precedente. Un dato che mette in luce le potenzialità inespresse, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno dell’aviocamionato, che coinvolge fino a un milione di tonnellate l’anno di merci trasportate su gomma verso aeroporti esteri.
Il trasporto ferroviario, invece, necessita di un ripensamento strutturale. L’analisi sottolinea l’urgenza di rivedere le metriche di valutazione dei volumi (oggi basate su tonnellate-km), in quanto l’allungamento delle percorrenze, dovuto ai lavori infrastrutturali, potrebbe alterare la percezione dell’effettiva efficienza del servizio.
Il report evidenzia la necessità di politiche di incentivo e sostegno che stimolino efficienza e sostenibilità. L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale è vista come un’opportunità fondamentale: il 76% delle aziende prevede di integrarla nei propri sistemi, puntando a una logistica più intelligente, digitale e green.
Le dichiarazioni dei protagonisti confermano la centralità strategica del settore. Il Senatore Etelwardo Sigismondi sottolinea come i dati rappresentino una base fondamentale per decisioni politiche e industriali future, mentre Gianmarco Montanari, Direttore Generale di MOST, evidenzia l’urgenza di valorizzare un comparto che può rivelarsi decisivo per la competitività del Paese. Fabrizio Palenzona, Presidente di CSELI, invita a ripensare la rete logistica nazionale in chiave integrata e intermodale, per trasformare la logistica in un volano di sviluppo sostenibile.