Cultura

Letteratura, Piccoli e potenti: il coraggio di dodici sconosciuti che hanno cambiato l’America

Redazione
 
Letteratura, Piccoli e potenti: il coraggio di dodici sconosciuti che hanno cambiato l’America

The Small and The Mighty, ultima fatica letteraria di Sharon McMahon, autrice, influencer e docente di Diritto, è, per la CNN, il messaggio che gli americani dovrebbero sforzarsi di ascoltare, sottolineando che il cambiamento sociale spesso nasce dal coraggio e dall’impegno di individui comuni.

Letteratura, Piccoli e potenti: il coraggio di dodici sconosciuti che hanno cambiato l’America

Nel libro, in cima alla classifica dei best seller del New York Times, McMahon ripercorre la storia degli Stati Uniti attraverso figure che, pur senza la notorietà e il carisma dei veri protagonisti, hanno comunque contribuito a plasmare il Paese per quello che oggi è: da Inez Milholland, soprannominata la "ragazza manifesto del radicalismo", che con la sua marcia a cavallo, avvenuta il 3 marzo 1913, sfidava un sistema che negava alle donne diritti fondamentali fino alla sua ultima, straziante domanda pubblica: ''Signor Presidente, quanto devono aspettare le donne per la loro libertà?''. a Virginia Randolph, un’educatrice che ha trasformato il suo contesto segnato dalla segregazione e dalla povertà attraverso un principio semplice: ''Fai la prossima cosa giusta'', dalla storia di Septima Clark, la ''Madre del Movimento per i diritti civili'' che, circondata da ostilità sia da parte dei segregazionisti bianchi che dai suoi stessi alleati. scelse di non isolarsi, dall’adolescente di colore che si rifiutò di cedere il suo posto sull'autobus a una donna bianca a Montgomery, in Alabama, nove mesi prima di Rosa Parks, fino all’uomo ebreo che costruì una fortuna nel mondo degli affari, ma trovò più gioia nello spenderla per costruire scuole per studenti di colore poveri in tutto il Sud, McMahon inanella in una galleria ideale esempi reali che mostrano che il cambiamento non richiede di affidarsi a leader di spicco e chiunque può fare la differenza.

Ogni azione, anche la più semplice, contribuisce a costruire un futuro migliore in un impegno quotidiano volto a evitare la paralisi dell’inazione, dimostrando che il potere di agire è saldamente nelle mani di tutti, avvolte da un filo di speranza: il fil rouge della narrazione. Per queste persone comuni ma al contempo straordinarie, la speranza era una scelta voluta con forza. Credevano nel miglioramento possibile e nel valore delle loro azioni, anche quando i risultati sembravano lontani e, come afferma McMahon, ''nessun lavoro per la libertà è stato perso''. Il cambiamento è spesso lento, invisibile, ma inevitabilmente lascia un segno e l’autrice suggerisce che gli americani oggi possono fare lo stesso: credere all’importanza di ciò che si fa per un fine giusto.

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