Anche quest’anno l’esame di maturità si è trasformato in una passerella trionfale per la stragrande maggioranza degli studenti italiani. Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, il 96,5% degli iscritti è stato ammesso agli esami finali e, di questi, il 99,7% ha ottenuto il diploma. Ma se la promozione è quasi scontata, a colpire è soprattutto la distribuzione dei voti, che disegna un’Italia spaccata in due: il Mezzogiorno si conferma la patria delle eccellenze, con una concentrazione di lodi e voti massimi decisamente superiore rispetto al resto del Paese.
Maturità 2025: promosso quasi il 100% degli studenti. Boom di lodi al Sud
I numeri parlano chiaro: sono 13.857 gli studenti che hanno concluso il proprio percorso scolastico con un 100 e lode. Una leggera crescita rispetto all’anno scorso – dal 2,6% al 2,8% – ma che assume proporzioni molto diverse a seconda delle coordinate geografiche. A guidare la classifica dell’eccellenza c’è la Calabria, dove ben il 6,1% dei maturandi ha ottenuto il massimo dei voti con lode. Seguono la Puglia con il 5,5% e la Sicilia con il 4,7%. All’opposto, le regioni settentrionali si attestano su percentuali decisamente più basse. In Valle d’Aosta, ad esempio, solo lo 0,3% degli studenti ha ricevuto una lode, mentre Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto si aggirano poco sopra l’1%. Anche per il voto pieno, cioè il 100 senza lode, la mappa delle performance scolastiche conferma la supremazia delle regioni meridionali.
La Calabria ancora una volta conquista il primo posto con un 12% di maturandi che hanno raggiunto questo traguardo, seguita da Sicilia (10,3%) e Puglia (9,9%). Al Nord, invece, le percentuali si fanno più contenute e uniformi. Tuttavia, la maggior parte dei diplomati italiani si concentra in una fascia intermedia di voti: oltre la metà degli studenti ha ottenuto un punteggio tra 61 e 80, e quasi il 30% si è posizionato tra 71 e 80. Segno che, pur in un sistema dove le insufficienze finali sono una rarità, il merito si distribuisce in modo meno spettacolare rispetto a certi picchi regionali.
Come da tradizione, i licei si confermano il terreno più fertile per gli studenti d’eccellenza. Qui si registra il 4,3% di diplomati con lode, in crescita rispetto al 3,9% del 2024. Seguono a debita distanza gli istituti tecnici (1,5%) e quelli professionali (0,6%), dati che restano pressoché stabili rispetto all’anno precedente. Uno sguardo più approfondito agli indirizzi mostra come il liceo classico e quello internazionale abbiano prodotto le percentuali più alte di lodi (8,4%). Sorpassato, almeno in questa tornata, il liceo scientifico.
Ma quest’ultimo si ritaglia comunque un primato meno glorioso: nell’indirizzo sportivo, l’8,3% degli studenti ha ottenuto il voto minimo di 60, un record nazionale al ribasso. Oltre ai dati sulla maturità, il Ministero ha diffuso anche una panoramica sull’intero percorso scolastico delle scuole superiori. Nei primi quattro anni, il 76,6% degli studenti ha avuto accesso alla classe successiva.
Il 5,6% è stato invece bocciato, mentre per il 17,8% il verdetto è stato sospeso, in attesa dell’esito delle prove di recupero. Anche tra i più giovani, l’aria che si respira è quella della promozione di massa. Tra i ragazzi di terza media, infatti, il 99,9% ha superato l’esame finale. E pure qui il Sud si prende la scena per quanto riguarda i voti più alti: in Puglia, l’8,7% degli alunni ha chiuso il ciclo delle scuole medie con un 10 e lode, lasciando indietro tutte le altre regioni.